Quanto dura un sacco di Pellet?

Stufa a Pellet, ecco quanto dura un sacco da 15 kg di pellet: il risultato è sorprendente

Molti italiani utilizzano la stufa a pellet per riscaldarsi. Ecco quante ore dura un sacco da 15 kg: il risultato è sorprendente.

Il Pellet è ancora oggi la biomassa più amata dagli italiani: si tratta certamente del biocombustibile più usato e più conveniente in assoluto.

Anche durante lo scorso anno quando il suo prezzo ha toccato i massimi storici, la biomassa è stata preferita da tanti italiani. Prova ne sono i dati relativi alle vendite delle stufe a pellet, che hanno rappresentato il 59% delle vendite tra il 2009 ed il 2021, con 2.173.965 apparecchi immessi sul mercato.

Quanto dura un sacco di Pellet?

Ora il prezzo sembra essersi normalizzato tanto che Aiel nel suo consueto rapporto ha indicato che il prezzo del prodotto è sceso a 6,19 euro a sacchetto da 15 kg mentre lo scorso anno lo stesso sacchetto ha raggiunto cifre assurde toccando i 15 euro.

Tale riduzione è anche un effetto del taglio dell’Iva dal 22 al 10% voluto dal governo Meloni, che scade però il 31 dicembre 2023 anche se la misura pare possa essere prorogata.

Se ti stai chiedendo quanto pellet al giorno bruci una stufa? E quanto dura un sacco da 15 kg?

Scopriamolo insieme.

Stufa a Pellet, ecco quante ore durano 15 kg di pellet

Gli italiani, anche per questa stagione termica si affidano al pellet e alle moderne stufe a biocombustibile.

Queste oltre ad essere sicure queste hanno un’ottima resa soprattutto se l’ambiente da riscaldare è di grandi dimensioni.

Poi si aggiunge che il pellet risulta un biocombustibile a basso impatto ambientale e con alto potere calorifero.

La stufa a pellet, dunque rappresenta il metodo preferito dagli italiani per riscaldare la propria abitazione: al costo per la biomassa si aggiunge quello del costo dell’elettricità necessaria per far partire la stufa a pellet.

Ma quanto combustibile serve per riscaldare la propria casa e quanto dura un sacchetto da 15 kg?

Non esiste una risposta assoluta perché tutto dipende dal fabbisogno calorifero dell’abitazione.

In media un sacchetto di pellet da 15 kg dovrebbe fornire circa 5.000 Kcal.

Ipotizzando di dover riscaldare un ambiente di circa 100 mq posizionato a 300 metri di altezza, il consumo medio si attesterà intorno ai 2 kg di pellet l’ora. Dunque se accendiamo la stufa per 7-8 ore al giorno un sacchetto basterà per un’intera giornata.

Se invece vogliamo riscaldare casa per 12 ore, invece servirà un sacchetto e mezzo a giorno.

Considerando un costo medio di circa 6,19 euro al sacco e considerando una stagione invernale media di 120 giorni, il costo si attesterà intorno 742,80 euro.

Stufa a pellet, ecco le variabili che influenzano il consumo

Come abbiamo visto il consumo di una stufa a pellet dipende da tante variabili:

  • Qualità del pellet 
  • Dalle dimensioni dell’ambiente da riscaldare;
  • Dal grado di isolamento termico della casa;
  • Dalla zona climatica;
  • Dalla corretta installazione dell’impianto;
  • Dalla corretta installazione della canna fumaria;
  • Dall’impostazione dei parametri della stufa (da affidare a un tecnico specializzato).

Ma oltre a tali variabili, molto dipende anche dalla tipologia di modello considerato: una stufa a pellet ad aria o idro.

Tra le due tipologie di stufe c’è molta differenza: una stufa a pellet tradizionale ha una potenza che varia dagli 8 Kw ai 18 Kw e diffonde aria calda attraverso il lavoro delle ventole.

Al contrario una stufa a pellet idro alimenta l’impianto di riscaldamento e dell’acqua sanitaria. Questa tipologia di stufa può arrivare ai 35 Kw.

Naturalmente, maggiore è la potenza della stufa, maggiore sarà il consumo di pellet.

Conclusioni

Calcolare quanto consuma una stufa a pellet non è molto facile, come abbiamo visto le variabili sono tante.

Si può arrivare soltanto ad una stima basata su fattori di consumo ideali, in condizioni ambientali ottimali.

Ad esempio un appartamento vecchio, con un basso isolamento termico, e pertanto con infissi vecchi e pieni di spifferi, i consumi del biocombustibile sono certamente più alti.

Il perché è presto detto: c’è grande dispersione di calore. 

 Quindi in questi casi è meglio prestare attenzione, alla qualità del pellet e al modello di stufa. Relativamente alla stufa occorre tener conto della potenza, dei parametri e la corretta installazione della canna fumaria.

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